Cari genitori, quest’articolo è per voi, per voi che a casa impiegate tanto tempo a spiegare ai vostri bambini le singole lettere, per voi che vi sentite frustrati perchè il vostro bambino pur essendo “brillante” in tanti ambiti della vita non riesce a capire che le singole lettere “c-a-s-a” messe insieme, formano la parola “casa” e vi chiedete: perchè?
Spesso vi arrabbiate e incolpate il vostro piccolo di non essere abbastanza attento, di distrarsi troppo e a volte incorrete anche in punizioni, facendo leva sul fatto che il bambino mostra spiccate capacità cognitive in tanti contesti, ma le lettere non riesce proprio a digerirle!
Potrebbe essere una difficoltà transitoria o potremmo ipotizzare la presenza di un “Disturbo Specifico dell’Apprendimento”, chiariamo subito cos’è e come si manifesta. (Ti invito a leggere gli articoli nella sezione “Apprendimento”, ti offriranno numerose informazioni a riguardo ai “campanelli d’allarme” e sui miti da sfatare).
Con il termine Disturbo dell’Apprendimento (o DSA) ci si riferisce solo a deficit nelle abilità scolastiche che possono verificarsi in ragazzi per il resto normali (intelligenza nella norma/ assenza di problemi sensoriali).
Sono disturbi neurobiologici che riguardano SOLO determinate aree di apprendimento (LETTURA, SCRITTURA, CALCOLO) senza compromissioni dell’intelligenza generale. A differenza delle difficoltà di apprendimento, modificabili con interventi mirati, i disturbi dell’apprendimento, non dipendono da fattori esterni ma sono innati e resistenti all’automatizzazione, si manifestano come una compromissione della capacità di lettura, di scrittura e di calcolo.
DIAGNOSI
La diagnosi può essere posta dal mese di gennaio del secondo anno della scuola primaria per la compromissione delle abilità di lettura e di scrittura e alla fine della terza classe di scuola primaria per la compromissione delle abilità di calcolo.
La diagnosi è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale (Reparto di Neuropsichiatria Infantile) effettuata sottoponendo il bambino a test mirati ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.
La scuola deve essere a conoscenza di tale diagnosi per poter operare le oppure misure dispensative (riguardano la dispensa da alcune prestazioni, ad esempio dalla lettura ad alta voce, prendere appunti, etc.) strumenti compensativi (sono strumenti che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo).
TRATTAMENTO
Rivolgersi ad uno psicologo o ad altra figura che abbia specifica formazione nei Disturbi dell’Apprendimento per svolgere un intervento abilitativo e/o terapeutico personalizzato in relazione alle difficoltà del bambino emerse nella valutazione.
Per ulteriori informazioni Contatti
Dott.ssa Desirè Roberto
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