“Perché non provi ad andare da uno psicologo?” questa frase risuona alle nostre orecchie come una condanna più che come un consiglio, nasconde in sé le molte insidie delle credenze popolari oltre a mettere in dubbio le nostre capacità personali.
Che idea abbiamo dello psicologo?
La credenza più comune è che lo psicologo sia il medico dei matti, molti affermano di aver paura di sentirsi guardati dentro, alcuni hanno paura di scoprire parti di sé buie e mostruose e altri ancora non accettano di poter parlare dei propri problemi perché “i panni sporchi si lavano in famiglia”. L’idea più comune è di avere davanti a sé una sorta di “santone” silenzioso, che annota su un foglio senza parlare o che ti consiglia come farebbe un amico (e per questo inutile).
Chi è davvero lo psicologo e cosa fa?
Bene, sarete meravigliati di sapere che nessuna delle affermazioni sopra citate è vera, lo psicologo non ti guarda dentro, non ti “denuda” della tua identità, non ti impone un modo di vedere o di pensare, non giudica e non consiglia, non prescrive farmaci, non scrive in silenzio assorto in un mondo magico, ti ascolta ma è ben diverso da un amico. Seppure l’amicizia è un valore sacro e fondamentale, lo Psicologo differisce dall’amico semplicemente perchè è un professionista della salute, utilizza strumenti specifici che gli consentono di individuare le possibili cause di una difficoltà e di mettere in atto possibili strategie che favoriscano il cambiamento.
A tutti è capitato nella vita di vivere momenti difficili e di sperimentare emozioni contrastanti: la voglia di fronteggiare una situazione e la paura di non farcela. Quante volte abbiamo detto “passerà!” e abbiamo permesso che il tempo ci logorasse dentro per paura di parlarne? Spesso siamo reticenti a parlare del nostro dolore, dei nostri pensieri, delle nostre preoccupazioni/paure perché pensiamo che si possano generare emozioni ingestibili. Così quell’emozione soffocata cresce dentro di noi, a questo dolore se ne aggiungono altri e il dolore cresce diventando un gigante che ci crea tormento. Una piccola paura può diventare una fobia, una fobia generare ansia, dall’ansia avere un umore depresso, un umore depresso generare un comportamento autolesivo e così via.
Cosa dico sempre ai miei pazienti? Togliere un sassolino oggi è molto semplice, togliere un macigno domani è molto più difficile e pesante.
Perchè lo psicologo è diverso da un amico?
Un amico sicuramente sarà di grande aiuto e può avere una spiccata sensibilità verso i tuoi problemi ma è diverso da uno psicologo. L’amico spesso è “inglobato” nel tuo problema, lo psicologo no, è uno spettatore esterno.
Il sostegno dato dallo psicologo va oltre il buon senso ma si avvale di tecniche precise. Lo psicologo per diventare tale ha una preparazione, ha condotto un percorso di studi (Laurea-tirocinio- master ecc) e mette in atto tecniche e strumenti per identificare il problema e aiutarti a trovare le risorse/strategie per affrontarlo. Lo psicologo ti permette di vedere da un’altra prospettiva che forse non avevi considerato.
Dott.ssa Desirè Roberto Contatti