Il COVID ci sta uccidendo
Ogni giorno, lentamente stiamo morendo. Non parlo di morte fisica, certo, c’è anche quella ma, non è solo quella.
Quello che realmente mi spaventa è la MORTE INTERIORE, è la SOLITUDINE, è la SPACCATURA SOCIALE che si sta creando.
Il virus ci sta uccidendo, in modo subdolo, viscido e sottile. Il virus sta dilagando nelle nostre menti, nei nostri cuori, toccando corde profonde e intime. Ci sta allontanando da chi amiamo, ci sta allontanando dalle nostre famiglie, dalla normalità, dagli abbracci, dal contatto. Ci sta facendo credere che stando soli sopravviviamo ma la solitudine uccide! Siamo tutti più poveri, poveri di affetti, poveri di relazioni, poveri di emozioni, poveri di esperienze condivise.
Il virus mi spaventa? SI.
Mi spaventa pensare che le spaccature sociali siano una via di non ritorno, temo che non saremo più in grado di guardaci negli occhi, temo che i nostri figli spegneranno le loro candeline soli o nel migliore delle ipotesi guardando uno schermo. Temo la depersonalizzazione di cui siamo vittime. Temo la perdita dei valori della famiglia, le domeniche tutti a casa della nonna o le belle tavolate imbandite. Temo le lotte di potere, quando ognuno ha in mano la propria fetta di verità. Temo la rassegnazione perché, fin quando ci sarà chi vuole cambiare le cose si intravede il cambiamento. Se però lasciamo le redini e ci rassegnamo a quello che sta succedendo, allora ABBIAMO PERSO.